- tipologie di sepoltura -

inumazione | tumulazione | cremazione

Le salme possono essere inumate nella nuda terra, o tumulate in loculi, tombe o cappelle, oppure cremate.

Inumazione e tumulazione sono sistemi di sepoltura previsti dal Regolamento di Polizia Mortuaria e comunemente adottati nel nostro Paese.

Tuttavia, nelle grandi città oltre che per scelte personali, per far fronte alla carenza di aree cimiteriali, si va sempre più diffondendo la cremazione.

L’inumazione, la tumulazione e la cremazione sono regolate da norme specifiche tecnosanitarie per la salvaguardia dell’igiene pubblica e della contaminazione ambientale.

 

— L’inumazione —

Avviene quando un defunto viene posto nella terra, finalizzata a rendere più rapida e possibile la trasformazione delle materie organiche in sali minerali.

Per facilitarne il processo la salma viene posta in una bara di legno leggero escludendo lo zinco, qualora si tratti di salme provenienti dall’estero o da altro comune per le quali sussiste l’obbligo della duplice cassale, le inumazioni debbono essere subordinate alla realizzazione sulla cassa metallica di tagli di opportune dimensioni asportando temporaneamente il coperchio della cassa di legno. Tale accorgimento è inteso a facilitare il processo di mineralizzazione che avviene normalmente nell’arco di dieci anni.

L’inumazione dei cadaveri è prevista in aree a tale scopo obbligatoriamente predisposte.

 

— la tumulazione —

La tumulazione del cadavere in loculo, in tomba o in cappella privata, è invece finalizzata a conservare più a lungo le spoglie mortali e la sepoltura stessa.

A tale scopo la salma deve essere racchiusa in una duplice cassa una di legno e l’altra di metallo ed ermeticamente sigillata.

Il periodo di conservazione in un loculo, in una tomba o in una cappella varia a seconda del tipo di concessione ottenuta dal Comune, La concessione in uso dei loculi e delle altre sepolture private è a pagamento secondo una tariffa fissata dall’autorità comunale, così pure il periodo di concessione, che comunque nelle nostre zone varia da 30 a 99 anni.

 

— La cremazione —

La cremazione di un cadavere deve essere autorizzata dal sindaco sulla base della volontà testamentaria, in mancanza di disposizioni testamentarie la volontà deve essere manifestata dal coniuge o, in difetto, dal parente più prossimo individuato dal c.c. Essa prevede l’incenerimento del cadavere per mezzo di combustione in apposito forno crematorio e deve essere eseguita da personale appositamente autorizzato dall’autorità comunale ponendo nel crematorio l’intero feretro. Le ceneri derivanti dalla cremazione devono essere raccolte in apposita urna cineraria portante all’esterno il nome e cognome del defunto.

Il forno crematorio in genere viene costruito entro i recinti dei cimiteri e sono soggetti alla vigilanza del sindaco . Il progetto di costruzione del forno crematorio deve essere corredato da una relazione nella quale vengono illustrate le caratteristiche tecnico-sanitarie dell’impianto ed i sistemi di tutela dell’aria dagli inquinamenti sulla base delle norme vigenti in materia. Sebbene la legge n.130 del 30/03/2001 (Disposizioni in materia di Cremazione e Disposizione delle Ceneri) prevede anche la dispersione delle ceneri in luoghi privati, lontani dai centri abitati nei tratti di mare, di laghi o di fiumi liberi da natanti e manufatti o comunque la tumulazione, l’interramento, l’affidamento ai familiari non essendo ancora stati emanati i regolamenti attuativi (per lo meno nella nostra regione Sardegna) le urne contenenti le ceneri non possono essere custodite dai familiari del defunto presso il loro domicilio, ma devono essere accolte in un apposito edificio predisposto all’interno del cimitero o in sepoltura in cappelle funerarie private.

La cremazione è un servizio pubblico a pagamento secondo le tariffe che sono stabilite dallo Stato.

Per coloro i quali al momento della morte, risultino iscritti a società di cremazione, è sufficiente la dichiarazione in carta libera scritta e datata sottoscritta dall’associato di proprio pugno dalla quale risulti chiaramente la volontà di essere cremato. Tale dichiarazione deve essere convalidata dal presidente della società di cremazione.

Le nuove disposizioni legislative citano la necessità di favorire ed incoraggiare la pratica delle cremazioni in Italia ancora poco diffusa. Del resto vi sono pochi impianti in tutta Italia, in Sardegna ne son presenti due non di grande uso visto l’estensione dei nostri cimiteri e dalla cultura che ancora non ci appartiene.

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